Erano anni poetici, così li definivamo io e Alessia.
Anni in cui tutti i pensieri e i desideri erano lì, a portata di mano. Anni in cui afferravamo l’impossibile con la leggerezza delle farfalle. Certo, ci sentivamo ancora piccoli bruchi, ma nessuno lo sapeva, tranne noi, e questo era importante e ci faceva sentire inafferrabili.
Da buone calabresi, il “pacco da giù” era per noi il bene più prezioso e conteneva tutte le ansie e l’amore del focolare, ben impacchettato, per proteggere le nostre fragilità e resistere agli urti della lontananza.
Nasce lì, in quegli anni romani della post adolescenza, la più buona insalata di sempre. Dava l’illusione della leggerezza, ma andando più a fondo, il suo cuore era caldo e agrodolce.
Ci rappresentava perfettamente.
Tanti anni dopo, questa insalata ha trovato un altro luogo in cui esprimersi e al Wine Bar Casa Vela è una delle più apprezzate, equilibrata combinazione di genuinità, contiene anche un presidio Slow Food.
Eccola qui:
Lattuga (dell’orto), rucola, per un leggero pizzicore al palato, radicchio, per una punta di amaro, caprino di Roccaforte del Greco, capocollo Azze Anca grecanico (Presidio Slow Food), fichi del nostro vicino, scaglie di mandorle e…miele al bergamotto servito a parte.
Da assaggiare al Wine Bar Casa Vela, con un buon calice di Muranera, oppure da gustare comodamente a casa scegliendo i prodotti sul nostro shop www.calabriaetnica.com/shop
Ai ricordi, quelli buoni
Francesca