Tradizione, musica popolare, odore di pane caldo, antichi saperi, profumo di vino, condivisione. Un bicchiere pieno di amore e poesia, una serenata al cielo e milioni di saltelli a piedi scalzi. Se dovessi descrivere il Paleariza, userei senz’altro queste parole. Giunto alla sua XX edizione, il Festival è uno dei più importanti eventi della musica etnica e popolare della Calabria. Ridurlo ad una ballata di tarantella svilirebbe un festival che è prima di tutto contenitore della tradizione calabrese.
A conferma della sua importanza, nel 2011 il Festival Paleariza è stato premiato dal Ministero del Turismo con il marchio “Patrimonio d’Italia“. Un riconoscimento dedicato alle manifestazioni culturali che contribuiscono a valorizzare l’immagine dell’Italia e a generare nuovi flussi turistici.
Se scegliete di visitare la Calabria più autentica, questo è uno degli eventi imperdibili della stagione estiva. Protagonisti del festival itinerante sono i borghi dell’area grecanica e tutti quelli che resistono: i suoi abitanti. Ma il Paleariza è anche la festa di tutti coloro che vanno fieri delle tradizioni antiche e sostengono la musica etnica.
Questa XX Edizione è dedicata ai Migranti. “Perché la Calabria Greca – si legge nel comunicato stampa del Paleariza – è un territorio che accoglie. Il Festival apre anche uno sguardo particolare sulle Donne, sui loro diritti spesso negati, lavoro in primis, sulle violenze che si trovano a subire a causa di individui violenti che vivono nella sottocultura e nell’illegalità. A queste Donne, e a tutte le Donne, il Festival è dedicato attraverso un antico Canto di Bova che accompagnava il loro lavoro nei campi:
TRAGUDÙSI I JINÈKE STIN DULÌA, TRAGUDÙSI I PEZÌ OLI TIN ORA
Cantano le donne al lavoro, cantano i lavoratori tutto il tempo
Paleariza: il programma
Il Programma Paleariza 2107 è come ogni anno ricchissimo di appuntamenti, non solo musicali. C’è spazio, infatti, per appuntamenti culturali, naturalistici, enogastronomici e artistici.
La prima tappa del Paleariza è nella città di Reggio Calabria, l’1 agosto. A seguire il festival tocca ogni giorno un borgo diverso della Calabria Greca. Fino al 19 agosto il Festival toccherà i seguenti centri: Bova, Gallicianò, Bagaladi, Ferruzzano, Staiti, Roghudi, San Lorenzo, Palizzi, Pentedattilo, Cardeto, Roccaforte del Greco, Motta San Giovanni.
Ognuno di questi borghi merita una visita, soprattutto se è la vostra prima volta al Paleariza e in Calabria. Se il tempo a disposizione è poco, concentratevi su quelli più caratteristici. Ad esempio, Pentedattilo, Palizzi, Bova e Roghudi sono un buon punto di partenza.
Paleariza: il trekking
Come vi raccontavo, il Festival Paleariza non è solo musica, ma una buona occasione per esplorare luoghi di incantevole bellezza. Quattro le escursioni proposte quest’anno tra fiumare, alberi secolari, vertiginosi panorami d’affaccio sul Mar Mediterraneo, borghi bizantini e borghi fantasma, fra i profumi dei boschi e della cucina tipica locale.
Tra i più gettonati vi è quello lungo la Fiumara Amendolea che porta a Roghudi Vecchio. Apprezzato sopratutto per la suggestione che provoca quando si giunge a Roghudi Vecchio. Se siete amanti dei paesaggi mistici, scegliete il trekking a Bagaladi, tra i luoghi religiosi del periodo basiliano nella parte alta della vallata del Tuccio. C’è poi il trekking tra i monti e le antiche vie di Gallicianò e quello tra Brancaleone Vecchio e Staiti.
Paleariza: suoni, voci e immagini della Calabria Greca
Cogliere l’essenza di questi luoghi, significa immergersi nella loto cultura. Una cultura che ha inizio nel cuore della Magna Grecia. Si tratta, infatti di borghi, dove si parla ancora il grecanico.
Uno dei modi per avvicinarsi maggiormente a questo territorio è intraprendere un viaggio tematico ed emozionale tra la gente della Calabria Greca. Durante il Paleariza Festival verranno proiettati 20 docufilm e un reportage fotografico realizzato da Med Media per il GAL Area Grecanica. I documentari raccontano valori condivisi ed il forte spirito identitario che caratterizza la comunità dei Greci di Calabria.
Paleariza: dove dormire
Com’è facile intuire, durante il Paleariza scorrono fiumi di vino al ritmo di musica e danze popolari. Il modo migliore per gustare appieno questo Festival è fermarsi a soggiornare in una delle tante strutture ricettive dei borghi.
Tra queste potete approfittare dell’ospitalità diffusa delle case Rurali di Pentedattilo del gruppo Calabria Etnica dove potrete vivere un’esperienza indimenticabile e autentica a contatto con la natura e con la popolazione locale. Per prenotare clicca qui